Il campo pesante, la scarsità di energie, la tensione del match, gli episodi controversi, le chance non sfiorate… a Mestrino pare tutto apparecchiato per lo 0-0, ma la storia del match si scrive interamente nel recupero: la sblocca Munarini al sesto di recupero, la pareggia Rampazzo di fatto con quattro tocchi dal successivo calcio d’inizio. I locali recriminano per due rigori non concessi, lo Schio sciupa alcune ghiotte chance. Un mix di emozioni indescrivibili e un punto che mantiene i giallorossi al quinto posto
(Primo tempo 0-0)
MESTRINO UNITED (4-3-3): Corasaniti; Bertoncello (75’ Fantin), Villatora, Rocco, Agostini; De Franceschi, Tresoldi, Scremin; Chia (82’ Sartori), Rampazzo, Piccolo (66’ Nalesso) All. Bertan
SCHIO (3-5-2): Guadagnin; Tessaro, Zanella, Equizi; Ciscato, Faccio (85’ Prosdocimi), Sandrini, Popovic (72’ G. Dal Bon), Feltrin; Giusti, Salvi (78’ Munarini) All. Rezzadore
MARCATORI: 90+6’ Munarini (S), 90+7’ Rampazzo (M)
AMMONITI: 39’ Feltrin (S), 66’ Popovic (S), 69’ Equizi (S), 90+3’ Zanella (S)
I NUMERI DEL MATCH
CONCLUSIONI (NELLO SPECCHIO): 7 (3) – 11 (5) FALLI: 4-11 CORNER: 8-5 OFFSIDE: 3-3 RECUPERO: 0’ PT – 5 (+2)’ ST
DIRETTORE DI GARA: Matteo Faedda (S. Donà di Piave)
Il 2-0 dell’andata racconta una storia che differirà del tutto da quella che vivremo oggi. Ce lo siamo ripetuti più volte alla vigilia: il Mestrino United, pur con tanti interpreti facenti parte della rosa iniziale, ha cambiato marcia sino a far sentire il fiato sul collo ai giallorossi. È di fatto uno spareggio tra due compagini distanziate da soli due punti: lo si giocherà su un manto erboso appesantito dalle piogge intense di questo weekend e per questo alquanto fangoso. Ma la passione e il desiderio di ottenere la vittoria devono andare oltre ad ogni ostacolo! In avvio di match si segnalano due tentativi dalla distanza, uno per parte: Piccolo incrocia dall’out di destra e sfiora il palo, mentre Sandrini sorvola la traversa dalla trequarti campo. Al 20’ sale in cattedra Joel Salvi che col mancino mette tra le mani di Corasaniti, mentre tre minuti dopo per poco non si materializza il gol più ambiguo del campionato con un rimpallo sullo stinco di Popovic che permette al pallone di indirizzarsi con potenza dai venti metri verso la porta e sfiorare il palo. Poco altro da raccontare: nel primo tempo le squadre vanno al piccolo trotto e non creano i presupposti per segnare o impensierire seriamente gli avversari, tutto rimandato alla ripresa.
Sembra averne di più lo Schio anche al rientro dagli spogliatoi: cinque giri di lancette sono sufficienti a Ciscato per insidiare la porta patavina dopo un rapido dialogo con Popovic (sugli scudi Corasaniti), poi dal corner che ne deriva lo stesso Dusan Popovic, prima abile a rifornirlo, si coordina al volo senza inquadrare la porta. Sul versante opposto Chia addomestica il lancio millimetrico di Tresoldi, scappa alla marcatura di Equizi ma una deviazione di Feltrin gli impedisce di realizzare a botta sicura. Dal piede fatato di Tresoldi partono tante iniziative dei locali, come al 63’ con un suo cross pennellato da calcio d’angolo per la testa di Villatora che incorna sulla traversa; l’azione prosegue con Rampazzo che manca la porta sguarnita su scavetto di Scremin. La partita poi si assesta su dei ritmi piatti, neppure i cambi danno la scossa alle due formazioni e tutto lascia presagire ad un finale a reti inviolate… non è finita finché non è finita. I locali, ad onor del vero, protestano per due calci di rigore non concessi dal direttore di gara che si fa sfuggire due tocchi di mano in area (le irregolarità oggettivamente erano state commesse). Ciò non fa altro che far crescere il nervosismo in campo, lo Schio non si scompone provando qualche affondo sulle corsie, in particolare con un Giusti sempre ispirato: al 90’ lui e Dal Bon pescano nel cuore dell’area Matteo Prosdocimi che in avvitamento mette tra i guantoni di Corasaniti, fallendo una sorta di rigore in movimento.
Nel recupero i giallorossi prima si spaventano quando Rampazzo sfiora il potenziale gol vittoria con un lob di poco alto sulla traversa, poi affonda con un contropiede magistrale condotto da Dal Bon e Munarini: assist del classe 2004 e pallonetto del bomber più amato di Schio a scavalcare l’estremo avversario per il delirio di panchina, tifosi e giocatori in campo. Sembra essere il gol del successo con una bella storia da raccontare, con il primo gol decisivo del figliol prodigo Munarini, sin lì a segno vanamente a Montorio lo scorso dicembre. Il Mestrino United protesta per una trattenuta ai danni di Nalesso da cui poi è scaturito il contrattacco. In ogni caso non c’è nemmeno il tempo di protestare: dal calcio d’inizio un lancio di Rocco coglie di sorpresa la retroguardia ospite e permette a Rampazzo di siglare l’1-1 in scivolata. Pazzesco finale al Bertocco di Mestrino, gelato lo Schio che dunque sciupa la chance di tornare al successo in trasferta e di accorciare sul Villafranca Veronese. Il quinto posto resta nelle nostre mani, ma di qui in poi servirà racimolare più punti possibili: bisognerà ripartire da un ottimo primo tempo giocato oggi e dalla coesione che il gruppo ha sempre palesato nel bene e nel male!
Ufficio Stampa Calcio Schio
Lo Schio, ahinoi, non è ancora guarito del tutto: con il Real Valpolicella la rete in apertura di Ciscato sembra spianare la strada, ma i giallorossi si abbassano col passare dei minuti fino a concedere a Balde la rete del pareggio in avvio di ripresa. Di lì in poi nessuna delle due contendenti va vicina al successo, il pareggio è l’unico risultato possibile: lo Schio si appropria dell’ultimo piazzamento play-off in virtù dei passi falsi commessi da Longare ed Albignasego, ma conserva al contempo solo tre punti di margine sui play-out…
(Primo tempo 1-0)
SCHIO (3-4-1-2): Guadagnin; Tessaro, Zanella, Equizi; Ciscato, Popovic (77’ Faccio), Sandrini (80’ Giusti), Feltrin (80’ Dal Bon); Prosdocimi; Salvi, Spiller All. Rezzadore
REAL VALPOLICELLA (4-2-3-1): Dal Bosco; Montresor, Equisetto, Conti, Foroni; Alba, Romano (46’ Balde); Menegazzi (69’ Poletto), Berardo, Borin (86’ Eke); Ballarini All. Matteoni
MARCATORI: 7’ Ciscato (S), 48’ Balde (RV)
AMMONITI: 23’ Equisetto (RV), 25’ Sandrini (S), 78’ Spiller (S), 81’ Tessaro (S), 84’ Ballarini (RV)
I NUMERI DEL MATCH
CONCLUSIONI (NELLO SPECCHIO): 8 (1) – 6 (5) FALLI: 23-10 CORNER: 3-7 OFFSIDE: 4-6
RECUPERO: 2’ PT – 4’ ST
Un successo nelle ultime sei gare ha complicato il cammino degli uomini di Rezzadore, che quest’oggi torna alle vecchie abitudini per sostenere l’esame Real Valpolicella: il tecnico ripropone per intero lo scacchiere ammirato abitualmente ad inizio stagione (Feltrin e Ciscato a coprire le due fasce, oltre alla rinnovata coppia d’attacco Salvi-Spiller). Gli ospiti si schierano con il 4-2-3-1 cercando di primeggiare nel possesso palla, mossa che li porta a creare il primo pericolo al 4’ con il debole mancino di Borin neutralizzato da Guadagnin. Con cinismo lo Schio sfrutta la prima reale chance e sblocca la contesa: tre minuti più tardi è decisivo il lavoro spalle alla porta di Spiller che, con l’ausilio di Salvi, libera Ciscato nel cuore dell’area per il più comodo degli appoggi in porta. Quarta rete stagionale per ‘Cico’ e strada apparentemente in discesa per i locali, come testimonia anche la progressione di Spiller conclusa con un tiro di poco a lato (13’). Sul fronte opposto entra in partita Ballarini che spaventa la difesa giallorossa in un paio di occasioni, specialmente alla mezz’ora quando Guadagnin deve intervenire sul suo stacco di testa. Tenta di far male nel gioco aereo anche Salvi, ma la sua deviazione non sortisce gli effetti desiderati. Nel finale di primo tempo pericolosi Popovic su calcio da fermo e Spiller su azione, ma la mira è rivedibile in ambo i casi e il vantaggio minimo persiste sino all’intervallo.
Al rientro dagli spogliatoi la mossa che cambia la partita: Mister Matteoni inserisce Balde sulla fascia sinistra dove Romano ha faticato nella prima frazione di gioco; il subentrato lascia subito il segno sfruttando un errore di Sandrini in fase di impostazione per violare la porta con una pregevole volée. Secondo gol in campionato per Kaabu Balde e pubblico del De Rigo ammutolito: è successo quel che non doveva accadere e lo Schio è costretto a ripartire da capo. Ma anzi, tocca proteggersi dall’indemoniato Balde che quattro minuti dopo va vicino alla doppietta: azione in fotocopia, destro ad incrociare e respinta di Guadagnin ad impedire il sorpasso agli scaligeri. Lo Schio tenta come può la caccia al successo: all’ora di gioco Popovic devia di testa a lato malgrado fosse scattato con i tempi giusti. A venti dal traguardo Spiller mette alto col mancino da buona posizione e infine Popovic, con la terza occasione del suo match, manca a sua volta lo specchio poco prima di essere sostituito. Gli ingressi di Faccio e Giusti non danno il giusto brio, il Real Valpolicella si difende, riparte ma non concretizza a sua volta. L’epilogo è scontato: al De Rigo le due squadre si dividono la posta e lo Schio fallisce la chance di avvicinarsi alle compagini che lo precedono in classifica. Che sia energia, coesione o resilienza, è chiaro che alla squadra spesso manchi il centesimo per fare l’euro. E al di là di tutto ora c’è da fare i conti con una situazione di classifica assai particolare: otto squadre sono racchiuse in appena tre punti, i nostri ragazzi tornano in zona play-off, ma al contempo vedono le ultime posizioni da più vicino. L’unica certezza è che occorre dare il tutto per tutto, a cominciare dal prossimo decisivo impegno in casa del Mestrino United. È tutto possibile, rendiamoci artefici del nostro destino!
Ufficio Stampa Calcio Schio
Le burrascose nuvole sembrano diradarsi con l’aria che s’è respirata in questa settimana di allenamenti: la vittoria tonda sul Porto Viro ha ridato fiducia a tutto l’ambiente, con i rodigini a fornirci un ulteriore assist sconfiggendo in settimana l’Albignasego a domicilio e consentendo di agguantare l’ultima compagine in grado di violare il De Rigo ormai due domeniche fa. Da una padovana ad un’altra: i nostri ragazzi si esibiranno quest’oggi a sudest dei colli euganei, l’avversario è un Pozzonovo capace di giocarci un brutto scherzo nella gara d’andata battendoci di misura nel nostro fortino (decisivo Afi), ma di lì in poi il cammino è andato bruscamente in salita per i biancazzurri, attualmente al penultimo posto con un solo punto di margine sull’Ambrosiana ultima in classifica. Non per questo sarà un match di semplice interpretazione, anzi: i giallorossi, che chiaramente presenteranno delle novità nel proprio scacchiere rispetto al match dello scorso settembre, dovranno dimostrare di aver imparato la lezione e scrivere tutt’altro finale con la squadra di Sabbadin. A presentarci questo match è Matteo Prosdocimi, a cui abbiamo anche chiesto di descriverci generalmente il lavoro svolto individualmente e non solo!
Ciao Matteo e grazie per la disponibilità! Dopo aver trascorso lo scorso anno in prestito a Dueville, hai avuto il merito di prenderti le redini del centrocampo in mano. Essendo te molto giovane, hai ampi margini di miglioramento. Quali sono gli aspetti dove stai lavorando maggiormente?
«Sicuramente il prestito dell’anno scorso mi ha aiutato per acquisire consapevolezza in me stesso, sto lavorando molto sul mio posizionamento in campo con lo scopo di ricevere con maggior frequenza la palla fra le linee, essere ancora più pericoloso in zona offensiva e creare delle occasioni da gol. In più sto lavorando molto sulla concentrazione, elemento fondamentale per garantire novanta minuti di livello alla squadra. Ogni tanto scollego la spina ed esco dalla partita per qualche minuto, piano piano sto cercando di migliorare questo fondamentale aspetto. Devo dire che, specialmente nel mio reparto di competenza (il centrocampo n.d.r.) ho degli ottimi compagni che mi stanno aiutando molto questa stagione »
La squadra non sempre ha ottenuto sul campo i risultati che avrebbe voluto, ma l’ultimo impegno con il Porto Viro potrebbe dare la scossa. Come analizzi in generale l’ultima fase della stagione?
«L’ultima fase della stagione non è stata facile per quel che concerne risultati e morale della squadra, a causa di qualche risultato negativo di troppo. Ma domenica abbiamo dimostrato la forza e la compattezza di questo gruppo, che anche nei momenti negativi non s’è dato per vinto. Ora dobbiamo continuare su questa strada partita per partita. »
Focalizziamoci infine sul Pozzonovo, avversario capace di batterci e scavalcarci momentaneamente all’andata ma poi scivolata al fondo della classifica. Le insidie comunque non mancheranno. Cosa servirà per ottenere la rivincita?
«Domani servirà una grandissima prestazione in un campo difficile: il Pozzonovo è una squadra di qualità con giocatori parecchio validi, servirà grande determinazione per portare a casa il risultato e siamo pronti a tutto per conquistarcelo. Abbiamo fatto una buona settimana e il risultato di domenica scorsa, come detto in precedenza, ci ha aiutato molto. Ora ambiamo a continuare su questa strada per raggiungere i nostri obiettivi!»
Ufficio Stampa Calcio Schio
Lo Schio riprende il cammino dopo quattro turni di stop e varie preoccupazioni. Dopo un iniziale approccio positivo degli ospiti, i giallorossi affondano ripetutamente con delle verticalizzazioni d’alta qualità: doppio vantaggio nel primo tempo con l’autorete di Roccato e la firma di Max Giusti. Nella ripresa arrotondano il punteggio Faccio (prima gioia con noi), Salvi e nuovamente Giusti (due gol, un assist e una rete propiziata per lui). Boccata d’ossigeno che serviva per costruire un lieto avvenire in questo torneo.
(Primo tempo 2-0)
SCHIO (3-5-2): Guadagnin; Equizi, Zanella, Tessaro; Ciscato (81’ Ciscato), Prosdocimi, Popovic (64’ G. Dal Bon), Faccio, Feltrin (81’ Gresele); Salvi (68’ Munarini), Giusti (85’ A. Dal Bon) All. Rezzadore
PORTO VIRO (3-4-1-2): Passarella; Roccato, Malagò, Boscolo Berto; Fiore, Boron (46’ Boscolo Bisto), Scevola, Mascellani (46’ Mantovan); Marangon; Marcolin (65’ Viselli), Schults All. Augusti
MARCATORI: 21’ aut. Roccato (S), 40’ Giusti (S); 53’ Faccio (S), 55’ Salvi (S), 61’ Giusti (S)
AMMONITI: 24’ Boron (PV), 60’ Boscolo Berto (PV)
I NUMERI DEL MATCH
TIRI (IN PORTA): 10 (4) – 5 (1) FALLI: 12-7 CORNER: 3-5 OFFSIDE: 2-1 RECUPERO: 1’ PT – 2’ ST
Nei momenti di difficoltà occorre compattarsi e remare tutti nella stessa direzione. Lo Schio ha quest’imperativo, avendo lavorato duramente in settimana con l’intento di sconfiggere il Porto Viro e riprendere la propria marcia. Le assenze di Sandrini e Spiller non aiutano, ma non manca comunque il potenziale per far bene. Moduli per certi versi affini, Mister Rezzadore ripropone il tradizionale 3-5-2 con Giusti e Salvi a comando dell’attacco, mentre Giuseppe Augusti opta per un 3-4-1-2 con i propri due migliori cannonieri (Marcolin e Schults) a completare uno scacchiere studiato al fine di togliere punti di riferimento agli avversari. E in avvio di match la scelta sembra pagare, con tanto movimento proposto in campo da esterni e mezze ali che costringono lo Schio a venti minuti d’attesa nella propria metà campo. L’unica sortita degli ospiti comunque porta ad un tiro fuori misura di Fiore, con lo Schio in grado poi di prendere le misure e sfondare specialmente giocando in verticale: Popovic gioca in profondità e, grazie al velo elegante di Giusti, innesca Prosdocimi che arriva al capolinea per poi calciare senza la dovuta precisione, ma ci pensa Roccato a violare la sua porta nel tentativo di spazzare. Un mix di qualità e buona sorte spalanca la strada allo Schio, spaventato solo dal mancino su punizione di Marcolin spentosi di poco a lato. I giallorossi pazientano e sfondano con un’azione ficcante ed elegante: lancio dalle retrovie, sponda di prima di Salvi, incursione e destro ad incrociare dell’implacabile Max Giusti. Torna al gol dopo il rigore messo a segno nel finale di gara a Villafranca e consegna allo Schio un rassicurante doppio vantaggio.
Nella ripresa Mister Augusti tenta di addrizzare la situazione con i cambi, ma il dispendio energetico comunque è stato elevato avendo mantenuto per larghi tratti il pallone in possesso e considerato il sacrificio in campo dei giocatori per svariare su tutto il campo. Si aprono gli spazi e Feltrin va vicino alla gioia personale grazie allo spunto di Giusti sulla sinistra: il giovane esterno calcia però “chiudendo gli occhi”, come si suol dire, e non centra il bersaglio, a differenza di Pietro Faccio che poco più tardi sfrutta il corner di Giusti per punire Passarella nel cuore dell’area. Dopo l’espulsione rimediata all’esordio a Villafranca, il classe 2001 si rifà con gli interessi siglando il primo gol davanti al nuovo pubblico. Neppure il tempo di celebrare il gol e alla festa si iscrive pure ‘el flaco’ Joel Salvi, svettando di testa sull’uscita di Passarella e violando la porta avversaria. Rimedia pure un colpo alla tempia il nostro bomber, ma diviene il miglior cannoniere della squadra con sei centri e torna al gol dopo quattro turni d’astinenza, quel che contava di più! Rifinisce il successo l’indemoniato Massimiliano Giusti che aggiunge anche la doppietta al suo referto su assist di Salvi, involandosi in campo aperto e beffando Passarella sul primo palo. Due gol, un assist e un’altra rete scaturita per il ‘figliol prodigo’ Giusti, una rete e due passaggi vincenti invece per Salvi, con lo Schio che completa l’opera! Nel finale da segnalare una chance per Faccio che col pallonetto manca la doppietta, ma non cambia nulla. Cinquina d’ottimismo allo Stadio De Rigo, una vittoria scaccia crisi, almeno si spera: era necessario dare un segnale a sé stessi e alle contendenti, i nostri ragazzi lo fanno egregiamente. Non vanno accantonate le recenti difficoltà, il processo di guarigione sarà ancora lungo e richiederà un’altra prestazione convincente nella trasferta di Pozzonovo, da cui auspichiamo di ottenere un altro importante successo!
Ufficio Stampa Calcio Schio
Otto dicembre: la data dell’ultimo impegno casalingo dei nostri ragazzi, il giorno dell’ultimo successo in campionato. Solo 34 giorni ci separano dalla vittoria sull’Oppeano, sembra passata un’eternità, specie pensando a che s’è vissuto di lì in poi: tra imprecisione, malasorte e meriti avversari, la squadra di Rezzadore ha dovuto fare i conti con tre sconfitte consecutive per mano di Limena, Montorio e Villafranca Veronese. Seppur questi 270 minuti non ci siano valsi alcun punto, nulla è perduto: la zona play-off è ancora nelle nostre mani, malgrado i blu amaranto e l’Arcella abbiano di fatto preso il largo distanziandoci rispettivamente di otto e sei lunghezze. Non si può più sbagliare se l’intento è quello di blindare per lo meno il quinto posto. L’Albignasego verrà a farci visita domani pomeriggio con i medesimi intenti: un cammino altalenante per i patavini, protagonisti di successi memorabili e al contempo di passi falsi difficilmente argomentabili: pare alquanto paradossale dover narrare le gesta di una compagine capace di imporre il pareggio a domicilio alla capolista Union La Rocca e di sconfiggere per 2-0 nelle mura amiche Limena e Villafranca, ma anche di perdere sette punti su nove nelle sfide ad Ambrosiana, Oppeano e Mestrino. Due squadre, insomma, ricche di pregi e difetti, come ha testimoniato lo stesso 2-2 maturato alla seconda giornata di campionato (a segno per noi Zanella e Spiller), due collettivi a caccia specialmente di equilibrio e certezze.
I ragazzi di Paganin si presenteranno a Schio senza timori e con novanta minuti di riposo in più sulle gambe, essendo stato rinviato l’impegno con il Porto Viro; in tal senso si rinnova il copione già andato in scena a metà dicembre con il Limena, impossibilitata la settimana precedente nell’affrontare curiosamente proprio i rodigini. Sembra un déjà-vu, ma ci auguriamo che l’esito conclusivo sia tutt’altro. I granata vantano l’ottimo rendimento in zona gol di Mattia Cecconello e Daniele Torregrossa, top scorers della squadra con cinque e quattro reti messe a segno rispettivamente. In casa granata l’imperativo però è un altro: cancellare l’amara delusione maturata in finale di Coppa con la sconfitta ai rigori per mano del Sandonà, che ha tolto dalle mani dei patavini trofeo e pass per la fase nazionale della competizione. Ad accomunare la gara d’andata del 15 settembre con la sfortunata finale di Coppa sono un nome ed un cognome, rappresentanti, se vogliamo, una sorta di croce e delizia per l’Albignasego: parliamo di Riccardo Paganin, centrocampista classe ’97, nipote del tecnico, a segno contro i giallorossi ad inizio stagione e poi autore dell’errore decisivo nella lotteria dei calci di rigore contro i veneziani. Per il ragazzo cresciuto nel vivaio del Vicenza, poi transitato per Giorgione, Godigese, Calvi Noale e Barletta, questo big match può rappresentare una ghiotta chance di riscatto.
Cosa che vale anche, e specialmente, per i nostri ragazzi: quel che s’è visto a Villafranca lascia acceso un lumicino di speranza, il trend però va invertito con una prestazione da leoni. E a dire la propria in merito è Diego Bistore, fidato braccio destro di Mister Dennj Rezzadore intervistato in esclusiva alla vigilia del match:
Ciao Diego e grazie per la concessione di questa intervista. Che partita ci aspetta domani a tuo giudizio?
«Domenica ci aspetta una partita decisamente tosta. L’Albignasego – oltre ad essere un avversario con individualità importanti – sarà volenteroso di riscattare la sconfitta patita in finale di Coppa contro il Sandonà. Noi dovremo essere più arrabbiati e affamati di loro per riprenderci quei punti che ci sono sfuggiti nelle ultime partite. Sarà importante limitare le loro fonti di gioco e metterli in difficoltà sfruttando al meglio le nostre abilità, individuali e di squadra»
Alla squadra occorre una soluzione rapida per fuoriuscire dal tunnel. Quale può essere a tuo avviso la chiave di volta per ritrovare la “retta via”?
«Purtroppo le ultime uscite hanno marcato 0 punti in classifica ma la squadra ha sempre disputato delle buone gare. Sono mancate un po’ di lucidità e brillantezza in quegli episodi che alla fine diventano decisivi ai fini del risultato. I ragazzi però stanno lavorando e spingendo al massimo dal primo giorno di preparazione quindi a maggior ragione in questo momento urgono equilibrio, serenità e consapevolezza dei nostri mezzi. Nessuna preoccupazione, solo massima determinazione per riportare a casa i tre punti.»
Sono trascorsi ormai sei mesi dall’inizio di questa intensa stagione. Ci parleresti del lavoro svolto settimanalmente dalla squadra durante gli allenamenti riportandoci un po’ anche la tua esperienza personale sul campo?
«Con il Mister e il resto dello staff si cerca settimanalmente di dare dei feedback utili ai ragazzi grazie all’analisi video, proponendo poi lavori a reparti per massimizzare il rendimento collettivo in varie situazioni di gioco oltre a correzioni e suggerimenti individuali. Un modo per essere sempre a disposizione dei ragazzi che sono il reale patrimonio del club.»
Ufficio Stampa Calcio Schio
La rosa lunga può indubbiamente fare la differenza in un campionato così intenso: perciò Mister Rezzadore in questa campagna acquisti invernale ha chiesto vari rinforzi con cui “allungare la coperta”. Detto, fatto: dopo aver già presentato e visto all’opera Plechero, Giusti e Munarini, ecco il quarto ed il quinto innesto per la sua squadra. Firmano, infatti, Pietro Faccio e Lorenzo Dall’Igna, due giovani prospetti che garantiranno un notevole apporto da qui a fine anno, specie in termini di abnegazione e sacrificio.
PIETRO FACCIO
Il centrocampista classe 2001 si prepara a questa nuova probante sfida dopo aver già avuto modo di cimentarsi in varie realtà del territorio, malgrado la giovane età: il ragazzo ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del calcio con l’Arcugnano, per poi militare nei vivai di Real Vicenza e Longare Castegnero, dove ebbe modo nel 2018 di esordire in prima squadra con qualche gettone nel campionato di Promozione. Negli ultimi sei mesi, con la chiamata del Montecchio Maggiore, ha anche debuttato in Serie D, giungendo dunque nel massimo campionato dilettantistico. Ora una nuova appassionante pagina della propria carriera con la nostra maglia, confidando di imparare dai compagni più esperti e trascinare a suon di belle giocate il gruppo ai traguardi prefissati. Nasce come centrocampista, ma può essere impiegato anche sulla laterale destra.
Queste le sue dichiarazioni: Ho deciso di proseguire la stagione qui a Schio con l’obiettivo personale di ritrovare i giusti stimoli, ambendo a delle soddisfazioni personali e collettive. Il gruppo mi ha accolto molto bene, non vedo l’ora di poter dare il mio contributo per la squadra e per la società
Lorenzo Dall’Igna in compagnia del direttore sportivo Ennio Dalla Fina
LORENZO DALL’IGNA
Per Lorenzo Dall’Igna si tratta invece di un ritorno a casa, avendo vestito la maglia giallorossa già due stagioni fa. Giovane terzino che fa della spinta e della determinazione le proprie armi migliori. Per lui, tra l’altro, un passato nelle giovanili del L.R. Vicenza (tre stagioni dal 2019 al 2022), da cui poi lo Schio l’ha prelevato. Nell’ultimo anno e mezzo si ricordano le esperienze con Virtus Cornedo e Union La Rocca Altavilla, squadra che ha ceduto al nostro club il diritto alle sue prestazioni. Il ds Ennio Dalla Fina lo conosce molto bene, il ragazzo sa come si approccia questa piazza, conosce le ambizioni del club, il calore dei tifosi e sarà una preziosa pedina in più per tutta la squadra
Le sue dichiarazioni: Sono davvero felice di tornare a far parte di questa società, dopo un anno passato insieme. Ho notato piacevolmente che la società dà importanza ai giovani e spero di ripagare la fiducia che ha riposto in me. L’obiettivo personale è aiutare la squadra per raggiungere obiettivi importanti, sono pronto a dare tutto me stesso per spingere questo gruppo più lontano possibile.
Pietro Faccio con la maglia del Longare Castegnero in un’azione di gioco
I ragazzi saranno già aggregati al gruppo domani pomeriggio nel match con il Villafranca Veronese e chissà che non possano spendere i primi minuti ufficiali in giallorosso. Ovviamente auguriamo loro buona fortuna per l’inizio degli allenamenti e per l’adattamento alla nuova realtà!
Ufficio Stampa Calcio Schio
“A volte ritornano”, si direbbe in questi casi. Abbiamo dedicato ampi spazi nei nostri social al ritorno di Massimiliano Giusti nelle scorse settimane. Ora é il turno di un altro figliol prodigo: é infatti ufficiale da vari giorni l’ingaggio di Luca Munarini, attaccante classe ’93 residente a Schio con il giallorosso nelle vene e già in grado di lasciare il segno nella trasferta di Montorio con una rete purtroppo inutile ai fini del risultato. Per lui si tratta della terza parentesi alla volta del De Rigo in una carriera ricca di successi e momenti indelebili. 39 reti in due stagioni in promozione tra 2018 e 2020, con la seconda annata peraltro interrotta causa emergenza pandemica. Un breve trascorso nel Bassano, squadra in cui esordì nei professionisti dieci anni fa, per poi tornare allo Schio e siglare tre centri in Eccellenza. Di lì in poi il ragazzo ha difeso i colori di Godigese, Virtus Cornedo, Camisano e Pozzonovo, squadra da cui i nostri dirigenti lo hanno prelevato nel mercato di riparazione e in cui ha contribuito alla vittoria del campionato di Promozione dello scorso anno mettendo a segno nove reti. L’esperienza bassanese non é stata l’unica in Lega Pro: si ricorda del bomber scledense anche con le maglie di Savona e Castiglione delle Stiviere. Mentre nel massimo campionato dilettantistico ha avuto modo di presenziare con le maglie di Abano, Legnago Salus, Calvi Noale e Montebelluna.
Un rincalzo di spessore e una preziosa pedina in più nello scacchiere di Mister Rezzadore, che così potrà ulteriormente adattare il suo undici titolare a seconda delle situazioni: abbiamo assistito di recente all’impiego di Matteo Spiller come esterno di centrocampo, scelta che lo ha “distanziato” da Joel Salvi con cui ha creato un’ottima sinergia in avvio di stagione. La presenza del ‘flaco’ abbinata agli innesti di Giusti e Munarini permette di variegare il comparto d’attacco con dei giocatori polivalenti e duttili, in grado di rendere al meglio in varie zone del campo. Considerate le caratteristiche di Salvi, molto abile a svariare e a creare spazi per i compagni, Munarini potrebbe creare un duo d’attacco di assoluto livello, ma anche l’intesa con Spiller e Giusti potrebbe affinarsi in tempi brevi come ci auguriamo. Starà poi a Mister Rezzadore scegliere opportunamente i propri uomini a seconda del proprio stato di forma e, come già spiegato, dell’avversario affrontato.
Queste le dichiarazioni del bomber al momento della firma:
«Sono molto contento di essere tornato a giocare per i colori della mia città! Ringrazio calorosamente la società per avermi voluto ancora una volta e per credere nelle mie qualità. Non aggiungo molto altro, si riparte, pronto a lavorare sodo. Confido di ripagare la fiducia ed aiutare la squadra a stare lì in alto dove merita. La piazza di Schio merita di competere ad alti livelli e ambire a togliersi grandi soddisfazioni»
Ringraziamo ancora tutti coloro che hanno contribuito al buon esito della trattativa e auguriamo al ragazzo buona fortuna per il proprio futuro in maglia giallorossa, auspicando trovi continuità dopo la rete messa a segno all’esordio!
Ufficio stampa Calcio Schio
Quindici giorni e rieccoci ancora: lo Schio domani affronterá un’altra impegnativa trasferta padovana con cui tenterà di ottenere tutt’altro rispetto alla sconfitta maturata al Parrocchiale Ludovico Bressan di Padova con l’Arcella lo scorso primo dicembre. In quel caso Vidor e Mangieri ci sentenziarono, ma domani sarà un’altra storia, un altro Schio: i ragazzi di Rezzadore hanno risposto subito alla grande liquidando l’Oppeano con un netto 4-0 e riappropriandosi del terzo posto in classifica, sopravanzando un Villafranca Veronese reduce da due punti negli ultimi quattro turni. Il campionato é aperto ad ogni stravolgimento, con una classifica così corta può cambiare tutto in pochi minuti. Ai giallorossi non sono concessi cali di tensione se l’obiettivo é trascorrere serenamente le Feste natalizie e consolidare il piazzamento tra le prime cinque. Nell’ultimo turno di campionato é tornato al gol Matteo Spiller (doppietta ed un assist nel suo match da MVP di settimana scorsa), già in grado di punire il Mestrino United nel mese di ottobre e di instaurare un trend positivo con le compagini padovane. Le soluzioni non mancano a Mister Rezzadore, che potrebbe confermare Giusti al fianco di Salvi nel tandem d’attacco o rilanciare Ciscato sulla fascia sinistra, dove sette giorni fa ha ben figurato Andrea Boarini, riportando il prima citato Spiller nel suo ruolo predefinito.
Il Limena di Alberto Boscaro ha quattro punti di ritardo nei confronti degli scledensi, ma con una gara da recuperare per effetto del rinvio del match con il Porto Viro che consente ai patavini di presentarsi alla gara di domani con due settimane di riposo. Due vittorie nelle mura amiche per i gialloblu (ottenute contro Arcella ed Oppeano). Meglio ha fatto in trasferta, con tre successi racimolati ed un solo K.O. nel derby con l’Albignasego. Il miglior marcatore é Samuele Santi, bomber classe 2003 con esperienze nelle giovanili dell’Abano e nella prima squadra dello Spinea. Un collettivo piuttosto equilibrato, piazzatosi per ora alla metà delle classifiche dei gol segnati e subiti in campionato. Un aspetto che potrebbe far prevalere i tatticismi in campo domani pomeriggio, o quantomeno costringere lo Schio ad affrontare la gara con accortezza e raziocinio.
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Quello che più speravamo si realizza allo Stadio De Rigo, i giallorossi sbrigano la pratica Oppeano con autorità: primo gol dal ritorno allo Schio per Giusti, quinto stagionale per Salvi e doppietta di un inesauribile Spiller, schierato inizialmente sulla fascia destra. Accantonata la sconfitta di domenica scorsa, agguantato il terzo posto e sorpassato il Villafranca Veronese. Solo notizie positive nel pomeriggio odierno!
(Primo tempo 1-0)
SCHIO (3-5-2): Guadagnin; Pettinà (86’ Tessaro), Zanella, Equizi; Boarini (86’ Gresele), Popovic (73’ Dal Bon), Sandrini, Prosdocimi, Spiller; Giusti (80’ Ciscato), Salvi (82’ Gyimah) All. Rezzadore
OPPEANO (4-3-3): Afyf; Marchesini, Yarboye, Malagnini, Corso; Antolini (65’ Pasquali), Cappelletti, Tomasi; Marastoni, Bonfà (60’ Balbo), Farinazzo (80’ Daini) All. Corrent
MARCATORI: 39’ Giusti (S); 57’ Salvi (S), 75’ Spiller (S), 90+2’ Spiller (S)
AMMONITI: 50’ Boarini (S), 57’ Guadagnin (S), 57’ Afyf (O), 65’ Yarboye (O), 79’ Equizi (S)
TIRI (IN PORTA) 11 (7) – 10 (3) FALLI: 9-6 CORNER: 6-5 OFFSIDE: 1-1
RECUPERO: 1’ PT – 4’ ST
Allo Schio urge una reazione dopo la battuta d’arresto con l’Arcella Padova. Mister Rezzadore e i suoi ragazzi hanno lavorato sodo in settimana, studiando l’avversario e le possibili mosse. In tal senso si parte subito con delle grandi novità: Spiller viene schierato a sorpresa come esterno destro di centrocampo, con lo scopo di fargli sprigionare tutta l’energia a sua disposizione e metterlo nelle condizioni di sacrificarsi anche in ripiegamento; sull’altro lato fiducia al giovane Boarini, mentre in attacco ad affiancare Salvi ci sarà Giusti, al primo gettone da titolare dal ritorno in giallorosso. 4-3-3 invece per Corrent, che fa affidamento in particolare su due ottimi esterni come Farinazzo e Marastoni. La prima occasione del match capita al 3’ con Afyf a salvarsi su Prosdocimi e Spiller a mancare lo specchio sulla ribattuta. Per l’Oppeano pericoloso il grande ex Prince Yarboye, abile a svettare di testa su punizione battuta da Antolini sfiorando la traversa. Occasioni poi per Salvi e Sandrini a ridosso del 20’: il bomber impegna Afyf con un colpo di testa su servizio di Spiller, mentre il regista manca di poco il bersaglio dalla distanza. L’Oppeano creerebbe i presupposti per la rete del vantaggio: al 33’ Farinazzo gira il pallone con gran potenza e costringe Guadagnin a deviare sulla traversa con un gran riflesso. Sarà la ‘sliding-door’ del match, perché sei minuti più tardi Giusti si smarca sulla trequarti e libera un bolide irresistibile che si infila alla destra di Afyf. Primo centro dal ritorno allo Schio per l’ex esterno del Campodarsego, i giallorossi sbloccano il conto e scacciano i brividi!
Nella ripresa sale in cattedra il ‘corridore’ Matteo Spiller, con un recupero di palla sublime già ammirato nella gara con l’Ambrosiana: scippo a metà campo, apertura su Giusti che punta la porta e appoggio su Salvi che trafigge dai venti metri l’estremo avversario. Un turno di digiuno è bastato a Joel Salvi, quinto gol in campionato per lui! All’Oppeano, c’è da dirlo, manca un po’ di buona sorte: all’ora di gioco Balbo, da poco subentrato, si libera magistralmente e sfodera un assist al bacio per Tomasi che manca incredibilmente la porta sguarnita da pochi passi. La partita degli scaligeri di fatto termina lì, lo Schio prima sfiora il tris con Boarini (pericoloso su calcio d’angolo), poi lo trova grazie alla classe di Giusti e al killer istinct di Matteo Spiller, che segna di testa su traversone del compagno. Le due scelte di Rezzadore mandano a ferro e fuoco la difesa avversaria, un plauso al mister è dunque doveroso per aver studiato esemplarmente l’avversario. Ipotecato il successo, si torna alle vecchie abitudini, Ciscato rileva dal campo Giusti e consente a Spiller di collocarsi al fianco di Salvi con risultati ovviamente straordinari: al 2’ di recupero Gyimah, al rientro in campo dopo il lungo infortunio, si fa negare il gol da Afyf, ma Prosdocimi tiene viva l’azione e ripropone per Spiller che di tacco devia in rete per il 4-0. La ciliegina sulla torta nella magica giornata giallorossa e il coronamento di una performance maestosa dell’ex Union La Rocca. Lo Schio sale dunque al terzo posto in classifica e potrà prepararsi con grande ottimismo al prossimo impegno in casa del Limena!
Ufficio Stampa Calcio Schio
Cancellata del tutto l’onta del K.O. con l’Ambrosiana, lo Schio di Mister Rezzadore si é rimboccato le maniche e ha ottenuto due vittorie dal peso specifico incalcolabile: Longare Castegero e Mozzecane ci hanno consegnato sei punti con cui ora possiamo assaporare le vette più alte del girone A. Occupiamo attualmente il terzo posto, cinque sono i punti a separarci dalla capolista Union La Rocca, uno invece a dividerci dal Villafranca Veronese… così come é di un solo punto il vantaggio nei confronti dei prossimi avversari: l’Arcella Padova si é resa protagonista di una notevole risalita nell’ultimo mese e mezzo, in cui ha inanellato quattro vittorie di fila che l’hanno portata a ridosso del podio. Occorrerà una prova di gran carattere e coesione: il Villafranca Veronese é riuscito per ultimo ad espugnare il Parrocchiale Ludovico Bertoldi (0-2 lo scorso 13 ottobre). Squadra in salute, capace di tenere inviolata la propria porta in ognuno dei quattro successi ottenuti di recente e di totalizzare 12 punti con cinque gol segnati, dando prova di grande cinismo e lucidità in zona realizzativa. La nostra retroguardia dovrà vedersela con Mariano Mangieri, bomber classe ’92 autore di ben 6 reti in questo campionato, tra cui la decisiva doppietta rifilata al Porto Viro nell’ultima vittoriosa trasferta rodigina. Un bel banco di prova, specialmente per il rinetrante Enrico Zanella e, ovviamente, per Tommaso Equizi, che abbiamo intervistato in esclusiva nella vigilia di questo big match. Andiamo dunque a scoprire l’avversario di domani attraverso le parole del centrale ex Montecchio Maggiore:
«Ad oggi la squadra è compatta. Stiamo vivendo partita per partita con carica e forza senza mai mollare. Sia dentro che fuori dal campo siamo un gran bel gruppo e sicuramente questo ci aiuta. La partita di domani sicuramente sarà una bella battaglia visto il momento di forma della squadra avversaria ma questo non ci spaventa. Ormai siamo consapevoli che se rimaniamo concentrati per 90 minuti non dobbiamo avere paura»