Giallorossi di fronte ad un bivio: l’Albignasego nasconde le chiavi per paradiso o inferno. Obiettivo ripartire!

Otto dicembre: la data dell’ultimo impegno casalingo dei nostri ragazzi, il giorno dell’ultimo successo in campionato. Solo 34 giorni ci separano dalla vittoria sull’Oppeano, sembra passata un’eternità, specie pensando a che s’è vissuto di lì in poi: tra imprecisione, malasorte e meriti avversari, la squadra di Rezzadore ha dovuto fare i conti con tre sconfitte consecutive per mano di Limena, Montorio e Villafranca Veronese. Seppur questi 270 minuti non ci siano valsi alcun punto, nulla è perduto: la zona play-off è ancora nelle nostre mani, malgrado i blu amaranto e l’Arcella abbiano di fatto preso il largo distanziandoci rispettivamente di otto e sei lunghezze. Non si può più sbagliare se l’intento è quello di blindare per lo meno il quinto posto. L’Albignasego verrà a farci visita domani pomeriggio con i medesimi intenti: un cammino altalenante per i patavini, protagonisti di successi memorabili e al contempo di passi falsi difficilmente argomentabili: pare alquanto paradossale dover narrare le gesta di una compagine capace di imporre il pareggio a domicilio alla capolista Union La Rocca e di sconfiggere per 2-0 nelle mura amiche Limena e Villafranca, ma anche di perdere sette punti su nove nelle sfide ad Ambrosiana, Oppeano e Mestrino. Due squadre, insomma, ricche di pregi e difetti, come ha testimoniato lo stesso 2-2 maturato alla seconda giornata di campionato (a segno per noi Zanella e Spiller), due collettivi a caccia specialmente di equilibrio e certezze.

I ragazzi di Paganin si presenteranno a Schio senza timori e con novanta minuti di riposo in più sulle gambe, essendo stato rinviato l’impegno con il Porto Viro; in tal senso si rinnova il copione già andato in scena a metà dicembre con il Limena, impossibilitata la settimana precedente nell’affrontare curiosamente proprio i rodigini. Sembra un déjà-vu, ma ci auguriamo che l’esito conclusivo sia tutt’altro. I granata vantano l’ottimo rendimento in zona gol di Mattia Cecconello e Daniele Torregrossa, top scorers della squadra con cinque e quattro reti messe a segno rispettivamente. In casa granata l’imperativo però è un altro: cancellare l’amara delusione maturata in finale di Coppa con la sconfitta ai rigori per mano del Sandonà, che ha tolto dalle mani dei patavini trofeo e pass per la fase nazionale della competizione. Ad accomunare la gara d’andata del 15 settembre con la sfortunata finale di Coppa sono un nome ed un cognome, rappresentanti, se vogliamo, una sorta di croce e delizia per l’Albignasego: parliamo di Riccardo Paganin, centrocampista classe ’97, nipote del tecnico, a segno contro i giallorossi ad inizio stagione e poi autore dell’errore decisivo nella lotteria dei calci di rigore contro i veneziani. Per il ragazzo cresciuto nel vivaio del Vicenza, poi transitato per Giorgione, Godigese, Calvi Noale e Barletta, questo big match può rappresentare una ghiotta chance di riscatto.

Cosa che vale anche, e specialmente, per i nostri ragazzi: quel che s’è visto a Villafranca lascia acceso un lumicino di speranza, il trend però va invertito con una prestazione da leoni. E a dire la propria in merito è Diego Bistore, fidato braccio destro di Mister Dennj Rezzadore intervistato in esclusiva alla vigilia del match:

Mister Diego Bistore, viceallenatore del Calcio Schio

Ciao Diego e grazie per la concessione di questa intervista. Che partita ci aspetta domani a tuo giudizio?

«Domenica ci aspetta una partita decisamente tosta. L’Albignasego – oltre ad essere un avversario con individualità importanti – sarà volenteroso di riscattare la sconfitta patita in finale di Coppa contro il Sandonà. Noi dovremo essere più arrabbiati e affamati di loro per riprenderci quei punti che ci sono sfuggiti nelle ultime partite. Sarà importante limitare le loro fonti di gioco e metterli in difficoltà sfruttando al meglio le nostre abilità, individuali e di squadra»

Alla squadra occorre una soluzione rapida per fuoriuscire dal tunnel. Quale può essere a tuo avviso la chiave di volta per ritrovare la “retta via”?

«Purtroppo le ultime uscite hanno marcato 0 punti in classifica ma la squadra ha sempre disputato delle buone gare. Sono mancate un po’ di lucidità e brillantezza in quegli episodi che alla fine diventano decisivi ai fini del risultato. I ragazzi però stanno lavorando e spingendo al massimo dal primo giorno di preparazione quindi a maggior ragione in questo momento urgono equilibrio, serenità e consapevolezza dei nostri mezzi. Nessuna preoccupazione, solo massima determinazione per riportare a casa i tre punti.»

Sono trascorsi ormai sei mesi dall’inizio di questa intensa stagione. Ci parleresti del lavoro svolto settimanalmente dalla squadra durante gli allenamenti riportandoci un po’ anche la tua esperienza personale sul campo?

«Con il Mister e il resto dello staff si cerca settimanalmente di dare dei feedback utili ai ragazzi grazie all’analisi video, proponendo poi lavori a reparti per massimizzare il rendimento collettivo in varie situazioni di gioco oltre a correzioni e suggerimenti individuali. Un modo per essere sempre a disposizione dei ragazzi che sono il reale patrimonio del club.»

Ufficio Stampa Calcio Schio