A Padova é un po’ l’esame di maturità: l’Arcella ci attende, é scontro d’alta classifica

Cancellata del tutto l’onta del K.O. con l’Ambrosiana, lo Schio di Mister Rezzadore si é rimboccato le maniche e ha ottenuto due vittorie dal peso specifico incalcolabile: Longare Castegero e Mozzecane ci hanno consegnato sei punti con cui ora possiamo assaporare le vette più alte del girone A. Occupiamo attualmente il terzo posto, cinque sono i punti a separarci dalla capolista Union La Rocca, uno invece a dividerci dal Villafranca Veronese… così come é di un solo punto il vantaggio nei confronti dei prossimi avversari: l’Arcella Padova si é resa protagonista di una notevole risalita nell’ultimo mese e mezzo, in cui ha inanellato quattro vittorie di fila che l’hanno portata a ridosso del podio. Occorrerà una prova di gran carattere e coesione: il Villafranca Veronese é riuscito per ultimo ad espugnare il Parrocchiale Ludovico Bertoldi (0-2 lo scorso 13 ottobre). Squadra in salute, capace di tenere inviolata la propria porta in ognuno dei quattro successi ottenuti di recente e di totalizzare 12 punti con cinque gol segnati, dando prova di grande cinismo e lucidità in zona realizzativa. La nostra retroguardia dovrà vedersela con Mariano Mangieri, bomber classe ’92 autore di ben 6 reti in questo campionato, tra cui la decisiva doppietta rifilata al Porto Viro nell’ultima vittoriosa trasferta rodigina. Un bel banco di prova, specialmente per il rinetrante Enrico Zanella e, ovviamente, per Tommaso Equizi, che abbiamo intervistato in esclusiva nella vigilia di questo big match. Andiamo dunque a scoprire l’avversario di domani attraverso le parole del centrale ex Montecchio Maggiore:

«Ad oggi la squadra è compatta. Stiamo vivendo partita per partita con carica e forza senza mai mollare. Sia dentro che fuori dal campo siamo un gran bel gruppo e sicuramente questo ci aiuta. La partita di domani sicuramente sarà una bella battaglia visto il momento di forma della squadra avversaria ma questo non ci spaventa. Ormai siamo consapevoli che se rimaniamo concentrati per 90 minuti non dobbiamo avere paura»